Todi Festival apre le porte alla danza

Dopo la partenza “in corsa” con Maratona di New York, domani tocca al ballo circolare di Ziya Azazi con ‘Neodervish’.

Domenica 26 agosto al via la Rassegna TODI OFF FUTURO ANTERIORE dedicata al teatro contemporaneo e a cura di Teatro di Sacco

Un battesimo sprint per Todi Festival che esordisce con la Maratona di New York (questa sera alle 21 al teatro Comunale) e prosegue con la danza circolare del derviscio Ziya Azazi in Neodervish, di scena domani sempre al Teatro Civico alle 21 (qui la SCHEDA descrittiva dello SPETTACOLO)

Domani sarà tempo di un altro grande esordio: quello della seconda edizione della rassegna TODI OFF|FUTURO ANTERIORE. La sezione di Todi Festival dedicata al Teatro Contemporaneo è curata da Teatro di Sacco che ha saputo creare un laboratorio di teatro contemporaneo unico in Italia.

Da questo anno si aggiunge la collaborazione con la rivista online Teatro e Critica: dal 26 agosto al 2 settembre 2018 Todi diventa sede di un laboratorio di scrittura critica e giornalismo teatrale. Per tutta la durata del Festival, il gruppo seguirà gli spettacoli e le attività, per raccontarle quotidianamente lavorando come una vera e propria redazione giornalistica realizzando un giornale quotidiano che sarà distribuito gratuitamente nei luoghi del Festival.

8 giornate dedicate al teatro contemporaneo, 7 spettacoli d’avanguardia, 7 incontri di formazione dello spettatore, 3 masterclass di teatro e danza, 1 redazione permanente: TODI OFF è alla sua seconda edizione ma conta già su numeri importanti.

Con il claim FUTURO ANTERIORE – spiega il curatore Roberto Biselli – TODI OFF intende coniugare passato e futuro, portando ad esibirsi, in uno stesso contenitore, professionisti maturi e giovani emergenti. Una selezione di spettacoli e artisti, quindi,  pensata appositamente nell’ottica di un “sarà stato”, all’insegna del potenziale giovane ed innovativo in equilibrio con la solidità di linguaggi già affermatasi sulla scena contemporanea

Per presentarlo Domenica 26 agosto alle ore 17.00 nella Sala del Consiglio comunale di Todi avrà luogo un momento di riflessione e confronto sulla rassegna e la sua grammatica dedicato ai cittadini, agli operatori e alla stampa. Nel corso dell’incontro sarà annunciato il supporto della rassegna alla prima Manifestazione nazionale unitaria per la Cultura e il Lavoro che avrà luogo a Roma in ottobre.

Dopo i saluti del Direttore Artistico di Todi Festival Eugenio Guarducci seguirà l’intervento del Direttore della Rassegna Todi OFF Roberto Biselli e di Sergio Lo Gatto, critico teatrale e responsabile del workshop Teatro e Critica Lab | Infinito futuro.

Tra gli obiettivi primari del Todi Festival la valorizzazione di arte e cultura ma anche la creazione di un saldo rapporto con il territorio: sia con i suoi potenziali spettatori che con tutti gli artisti e gruppi della danza e del teatro che vi operano.

La presentazione avrà termine alle 18.30 per permettere ai partecipanti di assistere allo spettacolo “Oh Gregor!…” di Danilo Cremonte e HumanBeings, primo spettacolo della sezione Todi Off in programma alle 19.00 al Teatro Nido dell’Aquila e ad ingresso gratuito su prenotazione.

OH GREGOR!

Teatro Comunale | Domenica 26 Agosto | Ore 21.00

CAST ARTISTICO E CREDITI

Ideazione e regia Danilo Cremonte
di e con: Stefan GodonogaArian ImaniAxel LepperRita MarinelliAnna PoppitiJhans Serna Rayme
e di Waqas Ali Majeed
Assistente: Christine Lord
Luci: Christian Sorci
Foto: Thomas Clocchiatti
Testi di riferimento: Franz Kafka (in particolare La metamorfosi e La tana)

MUSICHE

Nacht und Träume, F. Schubert – M. von Collin
Eden, N. Kennedy
Nun will die Sonn’ so hell aufgehn, G. Mahler – F. Rückert
Nun leb’ wohl, du kleine Gasse, F. Silcher – A. von Schlippenbach
Ständchen, F. Schubert
Shapiros Korohod, Budowitz
Beim schlafengehen, R. Strauss – H. Hesse
Versi di animali

“Oh Gregor!” gridò la sorella col pugno levato e lo sguardo penetrante. Dalla sua metamorfosi erano le prime parole che gli rivolgeva direttamente.” Franz Kafka, La metamorfosi

Mai più sarà chiamato per nome.

Lo spettacolo Oh Gregor! trae spunto da diversi racconti di Kafka, in particolare La metamorfosi e La Tana. Kafka non voleva che nella copertina del libro comparisse una raffigurazione di Gregor (l’Ungeziefer, l’insetto immondo che “non lo si può far vedere neanche da lontano”), e lo spettacolo non è la rappresentazione del racconto. Le azioni e i gesti degli attori (coautori del pezzo), il gioco di luci e ombre, le musiche (soprattutto Lieder tedeschi – i cui testi non sono secondari – ma anche melodie klezmer e la canzone preferita da Kafka), forniscono continuamente nuovi spunti allo spettatore che assiste, davanti a sé, allo sbocciare poetico dell’opera, e, che alla fine, come destandosi un mattino da sogni inquieti, resterà con domande che non troveranno risposte certe.

Attraverso l’uso di pochi oggetti, la stanza si trasformerà nel corso dello spettacolo in un ripostiglio, dove l’insetto umano – condannato a morte – costruirà la sua tana dove ritirarsi in attesa della fine.