Todi Festival 2019 esordisce con la Poesia. Sul palco il debutto nazionale del poeta slammer Simone Savogin con Via!

Un’esigenza, qualcosa che si possiede interiormente e che serve, uscendo da sé, a creare legami: questo è la poesia, secondoSimone Savogin, poeta slammer che Sabato 24 Agosto, alle ore 21 al Teatro Comunale di Todi aprirà l’edizione 2019 di Todi Festival con il suo spettacolo Via!

Lo farà con un originalissimo debutto nazionale che lo vedrà nelle vesti di autore ed unico interprete; una prima volta in assoluto di Savogin con il teatro. Con lui il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano e il Direttore Artistico di Todi Festival Eugenio Guarducci hanno presentato lo spettacolo inaugurale dell’edizione 2019 in una conferenza stampa al Mercato Vianova in via Mazzini a Perugia.

“A due giorni dall’inizio del Festival – ha affermato il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – possiamo dire di aver già raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. La proposta culturale del nostro territorio, infatti, acquista, solo con il Todi Festival, una vera dimensione nazionale ed internazionale e l’attenzione mediatica che la creatura di Eugenio Guarducci sta suscitando, ci conferma della bontà della nostra scelta. La collaborazione con gli sponsor ed in particolare con la Cantina Roccafiore, così come il coinvolgimento delle altre realtà locali, rappresentano un momento decisivo di questo percorso. In questo giorno di presentazione dell’etichetta dedicata al Festival a loro va il nostro ringraziamento, insieme agli altri protagonisti della settimana che ci attende, nella consapevolezza che ogni iniziativa che abbia successo, possa essere pensata e organizzata soltanto in un preciso contesto di condivisione con le realtà del territorio.

“Chi non ha il coraggio di scommettere su qualcosa di diverso e nuovo – ha dichiarato il Direttore Artistico Eugenio Guarducci – è meglio che non faccia questo mestiere. Per farlo però deve avere anche la fortuna di “inciampare” sui talenti. In Italia per fortuna non mancano. Simone Savogin è il nostro talento ed io sono stato letteralmente conquistato dalla sua bravura”.

TRAMA
Il poeta talentuoso e pluripremiato, conosciuto anche per la sua sbalorditiva performance in Italia’s Got Talent, proporrà unospettacolo incentrato su un viaggio in automobile durante il quale il protagonista dialoga con un’invisibile interlocutrice che non risponde mai, che si addormenta e non sente tutto quel che l’autista prova e vorrebbe dirle. Un fiume in piena di poesie che scandiscono le varie tappe di questa curiosa relazione tra il protagonista e la passeggera invisibile, con il coinvolgimento del pubblico in sala che non mancherà di instaurare un vivace legame di complicità.
Savogin dunque ‘ingabbia’ le sue poesie in un costrutto teatrale: “È la prima volta che succede – spiega – e spero di far ‘pesare’ la storia tanto quanto le poesie cosi che si integrino, speriamo, in un qualcosa di unico. La mia interlocutrice sin dall’inizio è restia ad ascoltarmi, subito emerge una incomunicabilità che, spero, arrivi: più o meno viviamo oggi in un momento in cui è difficile l’ascolto. Parliamo tutti, scriviamo tutti, ma è sempre meno la gente che legge, sempre meno la gente che ascolta”. Dunque la poesia è un esigenza a prescindere? “Si, credo che questo – afferma Savogin – sia sottolineato dal fatto che le poesie sono tutte dentro di me. Non sono nell’abitacolo dell’auto ma vengono espresse come effetto-pensiero. Spero che il parlare al pubblico faccia capire che le poesie servono a cercare e creare legami”.
Un accompagnamento musicale e radiofonico renderà particolarmente fruibile il monologo. “Sono sempre stata una persona legata fortissimamente alla musica – spiega Savogin – e fin da piccolo ho sentito che la musica era il mio mondo. Con la musica venivano i testi che avevano dentro già una propria musica; non riesco a scindere musica e parole quando scrivo e qualsiasi cosa scrivo deve avere un ritmo”. Proprio la musica detterà alcune svolte, fino al colpo di scena finale che metterà in discussione ogni singolo elemento della storia. Cosa aspettarsi dall’esordio teatrale di Savogin? “Spero – afferma l’autore -di poter dare un senso di familiarità, di trovare una fondamentale comune in quello che dico con chi ascolta. Di riuscire ad arrivare, di provare a crescere insieme durante un viaggio che spero sia condivisibile con buona parte del pubblico”.

IL POETRY SLAM E SAVOGIN
Il Poetry Slam è una vera e propria gara: su un palcoscenico, i poeti recitano i loro versi e, alla fine, è il pubblico a decretare il vincitore. Di origine antichissima – già i greci organizzavano questo tipo di competizioni – ha avuto un rinnovato slancio negli ultimi anni, prima in America e adesso in tutto il mondo. Simone Savogin ha cominciato la sua carriera di poeta slammer nel 2005 e nel 2013 ha fondato, insieme ad altri, la LIPS (Lega Italiana Poetry Slam). Da allora, ha collezionato una serie di successi che gli hanno permesso di vincere per 3 volte di seguito il Campionato italiano di Poetry Slam e di piazzarsi ai primi posti nelle competizioni internazionali.

TEATRO E POESIA

Non solo teatro: Savogin ha parlato oggi anche del suo primo libro Scriverò finché avrò voce con il qualeDomenica 25 Agosto prenderà il via la serie di Incontri con l’Autore, evento collaterale di Todi Festival che ogni giorno si svolgerà alle ore 18 nella Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano in collaborazione con la Libreria Ubik. Ad intervistare Savogin presentandolo al pubblico del Festival, ci sarà il giornalista Italo Carmignani, direttore de Il Messaggero Umbria.
Giocando con i suoni e le allitterazioni le poesie di Savogin si focalizzano sugli oggetti e sulle emozioni del quotidiano, rielaborandole e proponendole da più punti di vista che impongono un’altissima riflessione. 
Di lui dalle colonne de La Lettura del Corriere della Sera Severino Colombo ha scritto: “Ritmo lento o incalzante, pause, suoni vocalici; parole dette, stirate, urlate, spezzate: le poesie di Savogin partono dalla bocca, arrivano all’orecchio, passano al cervello poi entrano nel cuore. Dove si fermano”. 
Una visione straniata e stimolante del quotidiano, un cambiamento del punto di vista che rende la raccolta Scriverò finché avrò voce immediatamente forte, diretta e apprezzabile da tutti. 
Ogni capitolo ha una sua evoluzione e dunque una propria breve introduzione; il volume è un excursus nella vita umana “Dalla nascita alla morte – aggiunge Savogin – con quel che si impara, quando si impara”. “Non abbiamo altro che noi stessi, da donare a chi ci regala vita. Siamo onde – scrive Savogin nella prefazione al I capitolo – che si formano in risonanza con ciò che ci muove dal silenzio e ci permette di vibrare.E come s’apprende nell’abbrivio del cammino cerco sempre di ricordare a me stesso quanto fondamentale sia l’accogliere, l’accettare, l’imparare, piuttosto che il chiudere, il definire e il credersi.”

IL GRECHETTO DI TODI ROCCAFIORE LIMITED EDITION
Durante la presentazione protagonista anche il Grechetto di Todi Roccafiore Limited Edition, bottiglia ufficiale di Todi Festival 2019 presentata per il quarto anno consecutivo grazie alla partnership con Cantina Roccafiore. Come nei tre anni precedenti la bottiglia avrà un’etichetta d’autore, consistente nel manifesto ufficiale del Festival che quest’anno è frutto dell’arte dei maestri Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi. Una bottiglia che, come spiegato da Luca Baccarelli, titolare di cantina Roccafiore, rinforza il connubio fra Todi Festival e Cantina Roccafiore all’insegna di grandi etichette realizzate da grandissimi artisti. “Roccafiore – ha ricordato Baccarelli – è da sempre vicina agli artisti contemporanei con partnership e progetti come ‘Scrigni d’autore’, consistente nel realizzare un’opera d’arte all’interno di una cassetta di legno solitamente contenente vino pregiato”.

LA CANTINA ROCCAFIORE
Todi, e in particolare le campagne che la circondano sono uno spicchio d’Umbria di una bellezza rara. È qui che alcuni anni fa Leonardo Baccarelli e suo figlio Luca hanno avuto l’intuizione: dare forma a un’idea e a una passione attraverso il primo vigneto. Oggi Roccafiore è la bandiera di Todi nel mondo. L’azienda è nata agli inizi degli anni 2000 e si estende su una superficie di oltre quindici ettari vitati nella frazione di Chioano, in località Collina. Sotto l’attenta supervisione delle firme enologiche dell’altoatesino Hartmann Donà e di Alessandro Biancolin, prendono vita etichette straordinarie. Vini che comunicano ciò che tutti i migliori vini dovrebbero saper trasmettere: quella sinergia quasi magica tra uomo e natura, tra terreno, microclima e varietale.

Todi Festival 2019, si parte! Tutti gli appuntamenti della prima giornata

Grande attesa per domani quando si aprirà la XXXIII edizione di Todi Festival.
Tantissimi gli appuntamenti in programma per Sabato 24 agosto, 
quando a due vernissage seguirà la Prima di Simone Savogin sul palco del teatro Comunale con il suo VIA! 
In partenza anche Teatro e Critica Lab, workshop di scrittura critica e redazione giornalistica curato da guidata da Andrea Pocosgnich
 

Todi Festival 2019, si parte! 

L’inaugurazione della trentatreesima edizione sarà dedicata alle arti visuali: domani Sabato 24 agosto alle 18 alla Sala delle Pietre in Piazza del Popolo Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi autori del manifesto di Todi Festival 2019 inaugurano la loro doppia personale, enigmaticamente intitolata Sorpresi all’angolo della strada: l’angolo nel quale le loro due carriere si incontreranno in un allestimento di grande effetto. Due grandi pareti di 20 metri per 4 costruite all’interno della grande Sala delle Pietre di Piazza del Popolo ricreeranno una strada nella quale le tele di Gandolfi e Di Stasio, uniti nella vita e in questo caso anche dall’arte, saranno esposte le une davanti alle altre. Un percorso parallelo ma con due visioni artistiche ben distinte.

Sempre domani Sabato 24 agosto alle 19 alla Sala del Torcularium nella straordinaria cornice del Nido dell’Aquila fotografia e attualità si mescoleranno con l’esposizione #MeuAyrton | Ayrton Senna alla velocità del cuore di Paola Ghirotti. In occasione del 25° anniversario della scomparsa del grande campione di automobilismo Ayrton Senna, Todi Festival ospiterà infatti la mostra-omaggio della fotografa Paola Ghirotti al campione brasiliano morto il 1º maggio del 1994, durante il Gran Premio di San Marino. Ghirotti proporrà ritratti fotografici realizzati durante i Gran  Premi che ha avuto il privilegio di seguire: momenti pre-gara e durante le performance sportive. La mostra si terrà dal 24 Agosto al 9 Settembre.

Toccherà al poeta slammer Simone Savogin, attesissimo da pubblico e critica Sabato 24 agosto alle 21.00, inaugurare il cartellone degli spettacoli al teatro Comunale con il suo VIA!

TRAMA: Il poeta talentuoso e pluripremiato, conosciuto anche per la sua sbalorditiva performance in Italia’s Got Talent, proporrà uno spettacolo incentrato su un viaggio in automobile durante il quale il protagonista dialoga con un’invisibile interlocutrice che non risponde mai, che si addormenta e non sente tutto quel che l’autista prova e vorrebbe dirle. Un fiume in piena di poesie che scandiscono le varie tappe di questa curiosa relazione tra il protagonista e la passeggera invisibile, con il coinvolgimento del pubblico in sala che non mancherà di instaurare un vivace legame di complicità. Savogin dunque ‘ingabbia’ le sue poesie in un costrutto teatrale. Un accompagnamento musicale e radiofonico renderà particolarmente fruibile il monologo. Proprio la musica detterà alcune svolte, fino al colpo di scena finale che metterà in discussione ogni singolo elemento della storia.

Domani Sabato 24 agosto alle 14.0nella Sala delle Udienze di Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo (gentilmente concessa dall’associazione Pro Todi) partirà anche Teatro e Critica Lab, workshop di scrittura critica e redazione giornalistica con lo scopo di trasferire – tramite il dialogo e il lavoro di gruppo – un’esperienza orientata alla formazione di uno sguardo attento, partecipato e approfondito sulle arti della scenaPer tutta la durata del Festival il gruppo seguirà gli spettacoli e le attività, per raccontarlequotidianamente lavorando come una vera e propria redazione giornalistica, guidata da Andrea Pocosgnich (fondatore di Teatro e Critica) e pubblicando un foglio quotidiano dal titolo “Infinito Futuro”, distribuito nei luoghi del Festival. In un lavoro dinamico e collettivo, i partecipanti potranno sperimentare i formati e i linguaggi del giornalismo: recensione, editoriale, intervista e diario di visione, tecniche di scrittura, editing, impaginazione, titolazione e pubblicazione.

Infine si segnala che il concerto Giovani Bacchette in programma Domenica 25 Agosto alle ore 17.00 è stato spostato dal Chiostro di San Fortunato alla Chiesa della Nunziatina in via del Seminario, 31. Il concerto è degli allievi del Corso di avviamento alla direzione d’orchestra, tenuti da Fabrizio Dorsi, che si svolge a Todi dal 1997.

#TF2019 al via con la grande pittura di Di Stasio, Gandolfi e non solo

Sabato 24 agosto il Festival apre con la pittura contemporanea, grazie alla doppia personale degli autori del manifesto 2019 Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi intitolata Sorpresi all’angolo della strada.

In mostra anche i ritratti fotografici di Ayrton Senna firmati Paola Ghirotti e la scultura con Sirdana di Alessandro Twombly.

Infine nove artisti per nove location nella collettiva diffusa Todi Open Doors fra installazioni, sculture e fotografie di nove artisti per nove location

Esporranno insieme a Todi trent’anni dopo l’ultima personale fatta insieme Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi autori del manifesto di Todi Festival 2019. I due artisti, una coppia nella vita di tutti i giorni e due personalità artistiche distinte e notevolissime nelle rispettive carriere, saranno alla Sala delle Pietre per una mostra enigmaticamente intitolata Sorpresi all’angolo della strada: l’angolo nel quale le loro due carriere si incontreranno in un allestimento di grande effetto. Due grandi pareti di 20 metri per 4 costruite all’interno della grande Sala delle Pietre di Piazza del Popolo ricreeranno una strada nella quale le tele di Gandolfi e Di Stasio, esposte le une davanti alle altre, si confronteranno. Un percorso parallelo ma con due visioni artistiche ben distinte che sarà possibile visitare a partire da Sabato 24 agosto alle 18.00, data dell’inaugurazione.

Stefano Di Stasio porta in mostra alcuni quadri recenti, di grande e medio formato, inediti. Come sempre il pittore, nell’affrontare un tipo di rappresentazione pittorica che riattiva tecniche della pittura ad olio di tradizionale memoria, mette in scena un teatro di persone, luoghi, gesti, azioni la cui decifrazione rimane in sospeso, le immagini non hanno un programma, non hanno un messaggio preciso, ma neanche possono dirsi puramente arbitrarie, nascono, invece, da una strana incertezza semantica, dalla quale il pittore trae la giusta linfa vitale per la rinnovata pratica del dipingere, e per fare dell’apparente inattualità di tale gesto, qui ed ora, il punto di maggior forza del suo lavoro.

Paola Gandolfi, da sempre coerente nel suo messaggio dedicato al mondo femminile, ha esplorato nel tempo diversi linguaggi artistici e presenta opere dagli esordi fino ai giorni nostri. “Artista poliedrica, ha sempre indagato l’immagine della donna – scrive di lei nel bellissimo catalogo Benedetta Carpi de Resmini – con uno sguardo introspettivo, multiplo e rovesciato al tempo stesso. La figura femminile è sezionata, disgiunta frammentata e pur conservando una predilezione per la tecnica tradizionale della pittura, le sue opere comunque non possono ascriversi a nessun movimento artistico, anzi ne scardinano in qualche modo i presupposti (…) Il suo lavoro è incentrato sull’esplorazione di luoghi inaccessibili come l’inconscio femminile che tramite la sua pittura e la video animazione cerca di analizzare…”

Oltre alla mostra dei due grandi artisti una ulteriore serie di eventi, a ingresso libero e gratuito, andrà a completare la ricca offerta culturale di Todi Festival. Fotografia e attualità si mescoleranno con l’esposizione #MeuAyrton | Ayrton Senna alla velocità del cuore di Paola Ghirotti. In occasione del 25° anniversario della scomparsa del grande campione di automobilismo Ayrton Senna, Todi Festival ospiterà la mostra inaugurata Sabato 24 Agosto alle ore 19.00. Un omaggio della fotografa Paola Ghirotti al campione brasiliano morto il 1º maggio del 1994, durante il Gran Premio di San Marino. Ghirotti proporrà ritratti fotografici realizzati durante i Gran  Premi che ha avuto il privilegio di seguire: momenti pre-gara e durante le performance sportive. La mostra si terrà dal 24 Agosto al 9 Settembre, presso la Sala del Torcularium del complesso del Nido dell’Aquila a Todi. 

Ancora arte con Sirdana di Alessandro Twombly (Roma, 1959). Il remoto e suggestivo silenzio dello spazio espositivo UNU unonellunico viene occupato dalla scultura la cui esposizione sarà inaugurata Domenica 25 Agosto alle ore 18.18. L’opera astratta sprigiona l’energia intrinseca e nascosta della natura in continua metamorfosi, ricerca ricorrente nell’esperienza scultorea e pittorica dell’artista. Il bronzo dialoga con la pietra del fornice epoca di romana-medievale rivelando la passione, il mistero e l’intensità delle gesto scultoreo di Alessandro Twombly.

Infine Domenica 25 Agosto alle 19.00 nello Spazio MATER in via Valle Inferiore 6 inaugura la mostra collettiva diffusa Todi Open Doors: l’arte diventa confine tra sfera pubblica e privata, occupando una serie di androni nel centro storico di Todi. Fra installazioni, sculture e fotografie la mostra curata da Andrea Baffoni, Francesca Duranti e Massimo Mattioli invita il visitatore alla scoperta di misteriosi ed affascinanti spazi inediti. Nove gli artisti: Flavia Bigi, Stefano Bonacci, Michele Ciribifera, Marino Ficola, Franco Losvizzero, Laura Patacchia, Silvia Ranchicchio, Francesca Romana Pinzari, Mario Santoro. Altrettante le location coinvolte: Palazzo Cesi, Palazzo Angelo Atti, Palazzo Morghetti, Residenza d’Epoca San Lorenzo Tre, Palazzo Vecchi Ercolani, Spazio MATER, Palazzo Benedettoni, Palazzo Valenti Fedri e il Palazzo di via delle Mura Etrusche 4.

Presentata alla città la XXXIII edizione di Todi Festival, dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019

Si inaugura con l’atteso debutto teatrale del campione di poetry slam Simone Savogin e si chiude sulle note di Simone Cristicchi.

Presentato questo pomeriggio nella Sala del Consiglio in Piazza del Popolo a Todi il programma della XXXIII edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, danza e arti visive ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada, che si svolgerà dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019.

“Con le sue 33 edizioni – ha detto il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – il Todi Festival si presenta ormai come una delle manifestazioni più longeve dal Paese, forte di un prestigio testimoniato quest’anno dall’arrivo di grandi nomi del teatro e dell’arte, da Roberto Herlitzka agli artisti Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi, e dalle tante nuove produzioni di teatro contemporaneo, da sempre cifra identificativa della manifestazione. Cambia spesso pelle, cerca continuamente di sintonizzarsi con lo spirito del tempo, ma resta fra gli eventi che tengono alto il nome della città sulla scena culturale, offrendo a cittadini e ospiti spazi di conoscenza e crescita”.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Todi Claudio Ranchicchio in conferenza stampa ha dichiarato: “Siamo alla vigilia di un ennesimo importante avvenimento per Todi. L’edizione numero 33 di Todi Festival si prospetta come un contenitore di altissimo livello destinato ad un sicuro successo di pubblico e critica, con nomi importanti e promesse di successo, protagonisti di un programma di qualità, sempre sotto la sapiente direzione di Eugenio Guarducci”.

“Quattro anni di Direzione Artistica passati in grande velocità – ha dichiarato il Direttore Artistico Eugenio Guarducci– che ci hanno permesso di esprimere al meglio in un ambito sconosciuto quello che forse sappiamo interpretare con maggiore successo: la creatività. Ed il merito ovviamente va anche a chi ci da piena fiducia nel comporre ogni anno un programma degno della storia del Todi Festival”.

Ad illustrare il programma di Todi Festival 2019 il Direttore Generale di Todi Festival 2019 Daniela De Paolis.Rinnovata dunque per il quarto anno consecutivo la direzione artistica di Eugenio Guarducci e l’organizzazione in capo all’Agenzia Sedicieventi, grazie al successo delle ultime tre edizioni, per un Festival che ha sempre rivendicato dinamismo, novità e freschezza e che conferma e rafforza il suo indirizzo verso opere ineditedebutti e prime nazionali, con la contaminazione tra generi quali teatromusica, danza, letteratura arte contemporanea. Proponendo ancora spettacoli site specific, concepiti appositamente per determinati contenitori culturali cittadini. Sempre nell’intento di costruire un’offerta quanto più ampia e variegata, Todi Festival anche quest’anno non prevede repliche di spettacoli, presentando ogni giorno un programma diverso.

L’edizione 2019 ha affidato la sua immagine all’opera creata da Paola Gandolfi Stefano Di Stasio, autori del nuovoManifesto, confermando la tradizione di consegnare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento. “Su un fondo dipinto a due mani che mostra una strada diretta verso Todi abbiamo collocato due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ciascuno di noi due. Un po’ – affermano gli artisti autori del manifesto Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio  come certi personaggi di Buñuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza meta, così l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città… e la donna aracneidea dalle sei gambe, “Machine Spider” di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne”. 

In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella suggestiva Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo, uno degli edifici medievali più antichi della città. La mostra verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival.

Le foto della conferenza

Presentato al Teatro OFF/OFF di Roma il programma della XXXIII edizione di Todi Festival dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019

Si inaugura con l’atteso debutto teatrale del campione di poetry slam Simone Savogin e si chiude sulle note di Simone Cristicchi

Presentato stamattina a Roma il programma della XXXIII edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, danza e arti visive ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada, che si svolgerà dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019. Un appuntamento speciale con la stampa romana all’Off/Off Theatre di Roma, teatro fondato due anni fa dal suo direttore artistico Silvano Spada il quale, ospitando la presentazione, ha voluto confermare il forte legame con la città umbra e con il Festival, uno dei principali appuntamenti culturali in Umbria e in Italia. “Un Festival di Teatro – ha dichiarato Spada durante la conferenza – è sempre un evento da festeggiare e il Todi Festival, con la sua storia di successo, deve continuare nell’interesse della città di Todi; mi sembra che l’impegno del Comune di Todi e di Eugenio Guarducci vada in questo senso e, ovviamente, non posso che esserne felice”.

A presentare il programma di Todi Festival 2019, insiemea Spada c’era il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano.Si apre un’altra stagione del classico appuntamento di fine estate con il Teatro, nel quale – ha dichiarato Ruggiano – la nostra città sarà protagonista della scena nazionale. Un programma, quello disegnato dal Direttore Artistico Eugenio Guarducci, che ha saputo coniugare il meglio del teatro italiano giovane, insieme ai classici e alla musica d’autore. Un appuntamento che vedrà Todi come la migliore delle vetrine, pronta ad accogliere turisti e appassionati, nella cornice delle sue splendide location. Al Direttore e all’organizzazione vanno gli auguri della città e dell’Amministrazione, nella consapevolezza che saprà rendere onore a una tradizione che vede Todi sede privilegiata degli appuntamenti di fine agosto”.

Sul palco anche il direttore artistico di Todi Festival 2019 Eugenio Guarducci e il direttore generale di Todi Festival 2019 Daniela De Paolis. “Quando quattro anni fa Silvano Spada mi indicò come possibile successore alla Direzione Artistica del Todi Festival – ha spiegato Eugenio Guarducci fui colto veramente di sorpresa perché tutti sapevano che non sono un “uomo di teatro” e che non mi ero mai occupato di direzioni artistiche di festival culturali. Cercai di suggerire altre strade, ma invano. E così, con una buona dose di incoscienza e altrettanto coraggio, decisi di accettare questa grande sfida/eredità che mi ha permesso di conoscere un mondo nuovo e stimolante dove ho cercato di portare anche la mia esperienza di impresa creativa.”

Rinnovata dunque, per il quarto anno consecutivo, la direzione artistica di Eugenio Guarducci e l’organizzazione in capo all’Agenzia Sedicieventi, grazie al successo delle ultime tre edizioni, per un Festival che ha sempre rivendicato dinamismo, novità e freschezza e che conferma e rafforza il suo indirizzo verso opere inedite, debutti e prime nazionali con la contaminazione tra generi quali teatro, musica, danza, letteratura e arte contemporanea. Proponendo ancora spettacoli site specific, concepiti appositamente per determinati contenitori culturali cittadini. Sempre nell’intento di costruire un’offerta quanto più ampia e variegata, Todi Festival anche quest’anno non prevede repliche di spettacoli, presentando ogni giorno un programma diverso.

L’edizione 2019 ha affidato la sua immagine all’opera creata da Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del nuovo Manifesto, confermando la tradizione di consegnare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento.“Su un fondo dipinto a due mani che mostra una strada diretta verso Todi abbiamo collocato due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ciascuno di noi due. Un po’ – affermano gli artisti autori del manifesto Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio come certi personaggi di Buñuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza meta, così l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città… e la donna aracneidea dalle sei gambe, “Machine Spider” di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne”. In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmatouna mostra che sarà allestita nella suggestiva Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo, uno degli edifici medievali più antichi della città. La mostra verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival.

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Tutti gli appuntamenti di Todi Festival 2019

Teatro Comunale

Una ricca serie di appuntamenti attende gli spettatori del Teatro Comunale.

Ad aprire il Festival Sabato 24 Agosto, alle ore 21, un originalissimo debutto nazionale: Via! di e con Simone Savogin. Per la prima volta in teatro, il talentuoso e pluripremiato poeta slammer (conosciuto anche per la sua sbalorditiva performance in Italia’s Got Talent) debutta con il suo nuovo spettacolo. Un viaggio in cui il protagonista dialoga con un’invisibile interlocutrice che non risponde mai, che si addormenta e non sente tutto quel che l’autista prova e vorrebbe dirle. Un fiume in piena di poesie che scandiscono le varie tappe di questa curiosa relazione tra il protagonista e la passeggera invisibile, con il coinvolgimento del pubblico in sala che non mancherà di instaurare un vivace legame di complicità. Un accompagnamento musicale e radiofonico renderà particolarmente fruibile il monologo e ne detterà alcune svolte, fino al colpo di scena finale che metterà in discussione ogni singolo elemento della storia.

Il giorno successivo Domenica 25 Agosto, sempre alle ore 21, è la volta del debutto nazionale Lezione da Sarah, spettacolo liberamente ispirato all’arte del teatro di Sarah Bernhardt per la drammaturgia di Pino Tierno con la regia di Ferdinando Ceriani. La Bernhardt è interpretata da Galatea Ranzi e l’opera è una rielaborazione drammaturgica del libro L’Arte del Teatro che la grande attrice scrisse “per divertirmi ma anche per rendermi utile” alla fine della sua lunga vita artistica. Se il libro riunisce e rielabora i ricordi e gli insegnamenti di una vita dedicata al teatro, in questo testo tutto viene filtrato e riadattato in un dialogo, pieno di vita e di passione, tra Sarah e le aspirazioni e i sogni di Marie, la giovane aspirante attrice (interpretata da Martina Galletta) pronta a mettere tutto in gioco pur dimostrare di poter stare su quel palcoscenico.

Lunedì 26 Agosto anteprima nazionale sul palco del teatro Comunale, alle ore 21, con Tebas Land. Prendendo come tema centrale la figura reale, letteraria, mitologica e psicoanalitica del parricida,

il drammaturgo franco-uruguaiano Sergio Blanco ha scritto questa opera ispirata al mito leggendario di Edipo, alla vita del martire San Martino e a un fatto di cronaca giudiziaria, creato e immaginato dallo stesso Blanco, il cui protagonista è un giovane parricida chiamato, appunto, Martino. Un’opera, con la regia di Angelo Savelli e interpretata da Ciro Masella e Samuele Picchi, che fonde magnificamente l’emozione, la poesia e la passionalità del racconto di una terribile tragedia familiare, con la lucidità e l’astrazione di una acuta riflessione sul linguaggio e la comunicazione teatrale, in quanto lo spettacolo viene montato e smontato in diretta sotto gli occhi del pubblico in un affascinante gioco di scatole cinesi. Lo spettacolo porta in scena la prima produzione italiana di un testo di Sergio Blanco in esclusiva per l’Italia.

Martedì 27 Agosto alle 21 sarà la volta di un’ulteriore prima nazionale con Les petites histoires de… liberamente ispirato a Morte malinconica del bambino ostrica di Tim Burton. Nel suo racconto Burton dà vita a una sorprendente famiglia di bambini solitari, singolari e differenti, che non tarderanno a spaventarci, commuoverci e farci ridere. Da queste storie Emilio Calcagno (direttore artistico e coreografo) ha estratto quattro racconti agro-dolci con l’obiettivo di renderli in movimento, confrontando il proprio punto di vista sull’infanzia con gli sguardi singolari di tre coreografi. Alla sua gestualità contemporanea si associano così i ritmi hip-hop di Anthony Egea, l’aspetto più teatrale di Kaori Ito e la scrittura permeata di influenza africana di Kettly Noël. Quattro interpretazioni per altrettanti soli accompagnati da un’introduzione video realizzata da Thierry Martenet, nella quale ogni coreografo consegna al pubblico, con ironia, dei brevi aneddoti sulla propria infanzia, introducendo la scelta del racconto da lui reso in movimento.

Giovedì 29 Agosto alle ore21.00 un’anteprima nazionale molto attesa, Mistero Buffo di Dario FoEdizione per i 50 anni perché, spiega il regista Eugenio Allegri, “proprio cinque decenni or sono, il 1° ottobre del 1969, Dario Fo presentava al pubblico italiano, per la prima volta, la prima versione del Mistero buffo”. Verranno proposte alcune tra le più importanti giullarate di questo capolavoro, scelte essenzialmente tra quelle non ancora affrontate nella prima edizione dello spettacolo. Matthias Martelli con consolidata maestria sarà da solo in scena, “con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale” toccando temi e argomenti che, come sempre, riguarderanno anche la società civile e il nostro tempo. All’unica anteprima nazionale di Todi Festival seguirà il debutto nazionale, il 15 ottobre 2019, al Teatro Gobetti di Torino.

Venerdì 30 Agosto, alle ore 21.00, in esclusiva regionale è di scena la musica al Comunale con Bastasse il cielo Tour di Pacifico (al secolo Gino De Crescenzo). Cantautore e autore tra i più stimati del panorama italiano, Pacifico ha all’attivo 5 dischi (Pacifico, Musica Leggera, Dal giardino

tropicale, Dentro ogni casa, Una voce non basta), ha vinto il Premio Tenco per l’opera prima e numerosi altri riconoscimenti, ha partecipato al Festival di Sanremo in qualità di interprete nel 2004, vincendo il premio per la miglior musica e ha duettato con alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali (Gianna Nannini, Ivano Fossati, Malika Ayane, Marisa Monte, Ana Moura). Pacifico ha partecipato al 68° Festival di Sanremo in duetto con Ornella Vanoni e Tony Bungaro con il brano “Imparare ad amarsi”, di cui è anche autore del testo. In Bastasse il cielo Tour Pacifico (voce, tastiere, chitarre) è affiancato da Mirco Mariani (chitarre, synth), Alfredo Portone Nuti (chitarre, basso) e Luigi Savino (synth, tastiere).

Sabato 31 Agosto, alle ore 21.00, il debutto nazionale de Il Canto di Ulisse, spettacolo liberamente ispirato a testi di Primo Levi con Roberto Herlitzka e la regia di Teresa Pedroni. In occasione del centenario della nascita di Primo Levi la Compagnia Diritto e Rovescio crea, per rendergli omaggio, lo spettacolo “Il canto di Ulisse” (testi tratti da “L’ultimo Natale di guerra ”e dal suo capolavoro “Se questo è un uomo”) con la preziosa interpretazione di un grande attore come Roberto Herlitzka, accompagnato dai musicisti Alessandro Di Carlo al clarinetto e Alberto Caponi al violino. Il collage di testi scelti è una specie di magico caleidoscopio dove incontriamo atmosfere diverse che si muovono su di un doppio registro narrativo, quello fantastico-kafkiano e quello più realista. Un viaggio sospeso tra ricordi e reverie, dove il protagonista, Primo Levi, alterna momenti di testimonianza del suo vissuto tragico nel lager a momenti di evasione e dove la sua fantasia si libera in voli quasi onirici, forse a lenire il peso della realtà in cui era immerso insieme a tutti i suoi compagni,” i sommersi”.

Grande chiusura degli appuntamenti del teatro Comunale Domenica 1 Settembre, alle ore 21.00, con Simone Cristicchi e il suo Abbi cura di me Tour in esclusiva regionale. A sei anni dal suo ultimo lavoro discografico Cristicchi torna sulle scene con la prima raccolta dei suoi più grandi successi, uscita lo scorso 8 febbraio. L’album, oltre a racchiudere le canzoni più celebri del cantautore romano, conterrà anche due inediti tra cui “Abbi cura di me”, il brano con cui ha partecipato al 69° Festival di Sanremo. Nei versi della canzone – racconta Simone Cristicchi – ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio. Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto”.

Teatro Nido dell’Aquila | Rassegna Todi Off | Futuro Anteriore

Alla sua terza edizione, Todi Festival torna con Todi Off, innovazione assoluta nel panorama dei Festival italiani. La seguitissima rassegna di teatro contemporaneo è sin dalla sua nascita orientata

alla formazione di pubblico e artisti per un loro avvicinamento al teatro di ricerca. A cura di Teatro di Sacco, diretto da Roberto Biselli con il supporto organizzativo di Biancamaria Cola, Todi Off si articolerà in 7 giornate dedicate al teatro contemporaneo, con altrettanti spettacoli selezionati in collaborazione con Teatro e Critica e incontri di formazione degli spettatori che ogni mattina si ritroveranno per commentare lo spettacolo della sera precedente.

Con il claim Futuro Anteriore, Todi Off intende coniugare passato e futuro portando a esibirsi in uno stesso contenitore, professionisti maturi e giovani emergenti. Una selezione di spettacoli e artisti, quindi, pensata appositamente nel rispetto della tematica di un “sarà stato”, all’insegna del potenziale giovane e innovativo in equilibrio con la solidità di stili già affermatisi sulla scena contemporanea.

Gli spettacoli sono in programma tutte le sere, da Domenica 25 Agosto a Sabato 31 Agosto alle ore 19, presso il suggestivo Nido dell’Aquila.

Si inizia Domenica 25 Agosto con Caligola-Assolo.1 di e con Bernardo Casertano; a seguire lunedì 26 Agosto Diario di provincia, di e con Oscar De Summa. Martedì 27 Agosto in scena Quintetto, di e con Marco Chenevier. La rassegna prosegue Mercoledì 28 Agosto con Vieni su Marte di VicoQuartoMazzini, con Michele Altamura e Gabriele Paolocà. Giovedì 29 Agosto lo spettacolo Luna Park di e con Simone Perinelli. Venerdì 30 Agosto sarà la volta de L’incidente è chiuso con la regia di Gianni Farina e la partecipazione di Consuelo Battiston, Federica Garavaglia e Mauro Milone. Evento conclusivo della rassegna quello di Sabato 31 Agosto quando sul palco del Teatro Nido dell’Aquila sarà presentato Mater Dei di Massimo Sgorbani, con Giorgia Cerruti e Davide Giglio.

Agli spettacoli si aggiungono 3 Masterclass per artisti.

In particolare il primo, dal titolo Mi sono scritto addosso…laboratorio dell’attore creativo, a cura della Compagnia Berardi-Casolari, si svolgerà dal 25 al 29 Agosto. Un laboratorio teatrale nel quale, attraverso l’utilizzo di tecniche attoriali e autoriali si affrontano e analizzano le tre fasi fondamentali del processo teatrale: la scrittura scenica, la composizione registica e la recitazione. Tra le tecniche utilizzate training fisico, training vocale, esercizi di improvvisazione verbale, di improvvisazione scrittoria, ideazione e realizzazione di immagini, analisi e indagine della scena.

Dal 26 al 29 agosto il secondo laboratorio con Roberto Castello sarà l’occasione per un incontro pratico con il metodo di lavoro dell’artista e per un confronto aperto sul senso e sulle finalità della produzione artistica contemporanea. Scrive Roberto Castello: “Il pensiero non aiuta chi sta danzando, lo osservava Nietzsche, e lo sa per esperienza chiunque abbia sperimentato cosa

significhi abbandonarsi al movimento. Quando si afferra al volo un bicchiere scivolato di mano, l’azione precede la consapevolezza dell’agire. Nell’emergenza ci si muove con rapidità, esattezza e naturalezza. Improvvisare è fare appello a questo tipo di intelligenza per trasformare il corpo in uno strumento creativo che genera azioni, nello stesso modo in cui uno strumento musicale genera suoni, o un pennello colori e forme”.

Infine dal 29 agosto al 1 settembre sarà la volta di Dentro e fuori, seminario con Fabrizio Arcuri. Oggetto di questo laboratorio una serie di temi tra cui: posture e semantiche delle relazioni sceniche; riflessioni intorno allo stare in scena e al modo di affrontare la costruzione delle azioni a partire dalla propria identità, da quella degli altri e da tutto quello che vive intorno.
Incursioni nella storia del teatro per rintracciare forme e motivi.

Per informazioni e iscrizione alle 3 Masterclass è possibile contattare Biancamaria Cola del Teatro di Sacco (bianca@teatrodisacco.it)

Teatro e Critica LAB | INFINITO FUTURO

Nell’ambito della collaborazione tra Todi Festival e la rivista online Teatro e Critica, dal 24 agosto al 1° settembre Todi sarà sede di un laboratorio di scrittura critica e giornalismo teatrale. Mettendo da parte lo schema della lezione frontale, il progetto formativo di Teatro e Critica LAB ha come scopo quello di trasferire – tramite il dialogo e il lavoro di gruppo – un’esperienza, orientata alla formazione di uno sguardo attento, partecipato e approfondito sulle arti della scena.

La chiamata è rivolta a spettatori e spettatrici, amanti del teatro, artisti e giovani firme della stampa locale. Per tutta la durata del Festival, il gruppo seguirà gli spettacoli e le attività, per raccontarle quotidianamente lavorando come una vera e propria redazione giornalistica pubblicando un foglio quotidiano dal titolo Infinito Futuro, distribuito nei luoghi del Festival. In un lavoro dinamico e collettivo, i partecipanti potranno sperimentare i formati e i linguaggi del giornalismo: recensione, editoriale, intervista e diario di visione, tecniche di scrittura, editing, impaginazione, titolazione e pubblicazione.

COMEDY LAB

Per la prima volta in Umbria, un laboratorio sulla comicità che viaggia di sera in sera e di bar in bar, in compagnia del talentuoso Matthias Martelli: si chiama Comedy Lab la serie di tre

appuntamenti, da Venerdì 30 agosto a Domenica 1 settembre, che intratterrà il pubblico nella formula a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Venerdì 30 Agosto, alle ore 20.00, al Basico Osteria Café si comincia con Scopri il comico che c’è in te: “Il comico – spiega Martelli – è meraviglioso quando riesce a coniugare la risata al pianto. Il comico mostra lo scheletro sotto la carne, è capace di far vedere l’invisibile, stimola il cervello alla critica e alla riflessione, può evocare mondi sepolti negli spettatori, richiamare dubbi, paure e speranze, è uno strumento potentissimo di cambiamento…”.

Sabato 31 Agosto, sempre alle ore 20.00, al bar Il Fondaco l’incontro sul tema Recitare all’improvviso. “Le radici del nostro teatro – spiega ancora Matthias Martelli – affondano nella Commedia dell’Arte e nei Giullari Medievali, che ci insegnano come fosse fondamentale nel rapporto con il pubblico l’arte dell’improvvisazione. Per loro improvvisare era qualcosa di essenziale: invogliava gli spettatori a tornare il giorno successivo, perché
avrebbero visto uno spettacolo sempre diverso… una conquista dell’autonomia del teatro dalla soggezione della letteratura”.

Infine Domenica 1 Settembre, alle ore 19.00, al Caffè della Consolazione il laboratorio su Il giullare contemporaneo: I giullari medioevali erano attori, buffoni e saltimbanchi che attraverso un uso grottesco della voce, della mimica, del corpo e della gestualità, denunciavano i soprusi del Potere e le contraddizioni del Sacro. Questa tradizione, impregnata di comicità e satira, ha attraversato i secoli ed è arrivata fino ad oggi, ricevendo poi la consacrazione definitiva con l’assegnazione del Premio Nobel al più grande giullare contemporaneo: Dario Fo.

Rassegna Around Todi

Anche quest’anno con la rassegna Around Todi, il Festival rappresenta un’occasione unica per esplorare vari luoghi del territorio tuderte, confermando la vocazione del Festival a proporre un evento diffuso in grado di uscire dal centro storico della Città. Tutti gli spettacoli saranno a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Due le matinée per bambini e ragazzi con ingresso libero e prenotazione obbligatoria, a cura di Compagnia del Sole, che avranno luogo al Teatro dell’Istituto Agrario Ciuffelli: Domenica 25 Agosto alle ore 11.00 Il codice del volo; Domenica 1 Settembre alle ore 11.00 L’universo è un materasso. Con Il Codice del Volo l’attore Flavio Albanese racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità, Leonardo Da Vinci, la sua particolarissima

personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare. I giovani spettatori conosceranno così la storia, l’umanità e soprattutto il modo di pensare di un genio poliedrico e originalissimo che è il simbolo del nostro Rinascimento.

L’universo è un materasso è – afferma l’autore, Francesco Niccolini – il grande racconto del Tempo, diviso in quattro capitoli, a partire da quando il Tempo non esisteva ancora e l’origine del tutto attraverso il mito.

Grazie a Todi Festival rivivono, ancora una volta, i suggestivi spazi dell’Ex Granaio di Montenero cui è destinato lo spettacolo di Mercoledì 28 Agosto, alle ore 21, al suo debutto nazionale: LUK / OSSERVATORIO. Un’opera, dalla regia e coreografia di Caterina Mochi Sismondi con Lukas Vaca Medina, che ha l’obiettivo artistico di condensare e universalizzare il concetto di negazione della libertà di movimento: il protagonista non è una vittima, ma assume l’onere del proprio ostacolo, come un samurai che sfida i propri limiti ed è pronto a lottare per superarli. In tal senso, il processo di creazione di Luk si serve degli attrezzi circensi (clave, frusta e trampoli) in chiave simbolica. Un’esplorazione di come dalla coesistenza di discipline e arti differenti possano scaturire differenti punti di vista possibili e possano generarsi voci differenti: col movimento e la parola del performer, dialogano il violoncello di Bea Zanin e la produzione sonora, dal vivo, di Federico Dal Pozzo. Al tempo stesso, lo spazio scenico si configura come installazione in cui un’altra importante voce è rappresentata dalla luce (light design Massimo Vesco).

Giovedì 29 Agosto, alle ore 19, all’Arena Palazzo Francisci, va in scena La gabbia d’oro. Confermata la proficua collaborazione tra Todi Festival e le ospiti del Centro DCA-Disturbi del Comportamento Alimentare e del Centro diurno Il Nido delle Rondini ancora una volta protagoniste di una coinvolgente performance diretta da Costanza Pannacci e Raffaella Fasoli. Lo spettacolo trae ispirazione dalla metafora di Hilde Bruch, pioniera degli studi sull’anoressia mentale, che descrive la condizione della malattia come una gabbia d’oro fatta di mete irraggiungibili e aspettative irrealizzabili. La drammaturgia è costruita attraverso il materiale prodotto durante i laboratori teatrali e di danzamovimentoterapia che si svolgono presso la Residenza Palazzo Francisci e ruota attorno ai temi dell’identità, della separazione e della possibile liberazione che costellano l’orizzonte interno dei partecipanti.

Eventi collaterali

Una serie di eventi collaterali, a ingresso libero e gratuito, andrà a completare la ricca offerta culturale di Todi Festival. Tornano inoltre gli Incontri con l’Autore, organizzati in collaborazione con Libreria Ubik e la prestigiosa e rinnovata partnership con il Premio Andersen.

I biglietti per gli spettacoli a pagamento in programma al Teatro Comunale sono acquistabili sul sito www.todifestival.it.

La XXXIII edizione di Todi Festival vi aspetta dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019!

Presentato il programma della XXXIII edizione di Todi Festival dal 24 Agosto al 1 Settembre 2019

Si inaugura con l’atteso debutto teatrale del campione di poetry slam Simone Savogin 
e si chiude sulle note di Simone Cristicchi

PERUGIA – Presentato questa mattina nell’insolita location del piazzale antistante il PalaBarton di Perugia il programma della XXXIII edizione di Todi Festival, kermesse di teatro, musica, danza e arti visive, ideata e fondata nel 1987 da Silvano Spada, che si svolgerà dal 24 agosto al 1 settembre 2019. Uno dei principali appuntamenti culturali in Umbria e in Italia a presentare il quale, insieme al sindaco di Todi Antonino Ruggiano, c’erano il direttore artistico di Todi Festival 2019 Eugenio Guarducci, il direttore generale di Todi Festival 2019 Daniela De Paolis, Simone Savogin, protagonista dello spettacolo inaugurale del Festival e Simone Cristicchi che con il suo Abbi cura di me Tour chiuderà il Festival . 

Con loro gli artisti Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del manifesto di Todi Festival 2019.

Rinnovata dunque per il quarto anno consecutivo la direzione artistica di Eugenio Guarducci e l’organizzazione in capo all’Agenzia Sedicieventi grazie al successo delle ultime tre edizioni. 

“Si apre – commenta il sindaco di Todi Antonino Ruggiano  un’altra stagione del classico appuntamento di fine estate con il Teatro, nel quale la nostra città sarà protagonista della scena nazionale. Un programma, quello disegnato dal Direttore Artistico Eugenio Guarducci, che ha saputo coniugare il meglio del teatro italiano giovane, insieme ai classici ed alla musica d’autore. Un appuntamento che vedrà Todi come la migliore delle vetrine, pronta ad accogliere turisti ed appassionati, nella cornice delle sue splendide location. Al Direttore ed alla organizzazione – ha concluso il sindaco Ruggiano – vanno gli auguri della città e della Amministrazione, nella consapevolezza che saprà rendere onore ad una tradizione che vede Todi sede privilegiata degli appuntamenti di fine agosto”.

Non a caso è stata scelta una location insolita e singolare per la presentazione di un Festival. Il piazzale individuato si inserisce infatti in un particolare crocevia cittadino in cui popolarissime attività commerciali, rappresentate dai mercati infrasettimanali e del weekend, si alternano a partecipatissime sfide sportive. Questo è anche il luogo scelto da moltissimi perugini per trascorrere il proprio tempo libero. In questo puzzlevitale e dinamico, si è quindi voluto inserire anche un importante tassello culturale, con la presentazione di un Festival che ha sempre rivendicato dinamismo, novità e freschezza e che conferma e rafforza il suo indirizzo verso opere inedite, debutti e prime nazionali con la contaminazione tra generi quali teatromusica, danza, letteratura e arte contemporanea. Proponendo ancora spettacoli site specific, concepiti appositamente per determinati contenitori culturali cittadini. Sempre nell’intento di costruire un’offerta quanto più ampia e variegata, Todi Festival anche quest’anno  non prevede repliche di spettacoli, presentando ogni giorno un programma diverso.

Eugenio Guarducci, per la quarta volta consecutiva chiamato alla Direzione Artistica del Todi Festival, scendendo dal Camion S-Vela – parcheggiato improvvisamente dietro il palco relatori – ha parlato dell’importanza di un necessario processo di “de-aristocratizzazione dell’arte”, senza rinunciare alla sua caratteristica principale: la capacità di stupire e di non essere mai banale“Vogliamo rendere sempre più popolare e sempre meno elitario il Festival e questo anfiteatro ”naturale” e permanente di Camion Vela pubblicitari posizionati alle nostre spalle sta a significare la volontà di  mescolarsi con originalità ad una realtà molto variegata e dinamica fatta di prodotti di largo consumo, di feste, di promozioni di servizi ed anche, fino a qualche giorno fa, di slogan elettorali.  La cultura – ha proseguito Guarducci – dovrebbe essere, qualcosa di cui poter fruire liberamente e facilmente. Da qui la scelta di una programmazione che riteniamo essere molto “fresca” e per molti “gusti” e non a caso oggi sottolineata dalla distribuzione di ghiaccioli griffati Todi Festival.”

“Sono felicissimo – ha dichiarato Simone Savogin – di poter aprire un festival così prestigioso con il mio primo spettacolo teatrale, spero di poter essere all’altezza della rassegna e degli altri ospiti, ringrazio l’organizzazione per l’opportunità e la fiducia e spero che il mio viaggio possa intrattenere e sorprendere, oltre che regalare un po’ di poesia al pubblico”.

“Sono molto contento – ha affermato Simone Cristicchi – perché riesco a portare il mio concerto, dopo sei anni, anche qui in questa regione in esclusiva a Todi Festival. Abbi cura di me Tour vuole essere una sorta di racconto e di resoconto di quattordici anni di musica e teatro. Sono felice che il mio spettacolo si svolgerà al Teatro Comunale di Todi, perché in effetti la mia vita è divisa in due: da una parte l’attore, il narratore; dall’altra il cantante. Ovviamente con il palcoscenico di Sanremo quest’anno c’è stato un ritorno al primo amore. Abbi cura di me è una canzone che mi ha dato tantissimo, ha vinto due premi molto importanti: il primo dedicato a Sergio Endrigo per la migliore interpretazione; l’altro è il premio Bigazzi, per la migliore composizione. Ma il premio più grande è stato quello di essere adottata da molte scuole italiane, elementari, superiori e medie per far riflettere i ragazzi sul testo, che racchiude una ricerca cominciata qualche anno fa sul mondo dell’invisibile. Mi piace parlare delle priorità, tornare a parlare della bellezza ad esempio, della felicità, del superamento del dolore, della forza del perdono”.

Su un fondo dipinto a due mani che mostra una strada diretta verso Todi abbiamo collocato due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ognuno di noi due. Un po’ – affermano gli artisti autori del manifesto Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio come certi personaggi di Buñuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza meta, così l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città… e la donna aracneidea dalle sei gambe, “Machine Spider” di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne”.

Freschezza novità e sperimentazione, dunque, seppure basate sul solido e proficuo legame con Silvano Spada, primo patron e fondatore del Festival. Legame grazie al quale quest’anno il Festival verrà presentato anche a Roma,  nell’OFF/OFF Theatre di via Giulia, da lui fondato e diretto. 

L’edizione 2019 ha affidato la sua immagine all’opera creata da Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del nuovo Manifesto. Confermata la tradizione di consegnare a celebri artisti contemporanei l’immagine dell’evento. In omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella suggestiva Sala delle Pietre, situata al primo piano del Palazzo del Popolo, uno degli edifici medievali più antichi della città. La mostra verrà inaugurata nel corso della prima giornata del Festival

Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi firmano il Manifesto di Todi Festival 2019

Aspettando Todi Festival 2019, in programma dal 24 Agosto al 1 Settembre prossimi con la confermata direzione artistica di Eugenio Guarducci, prosegue la tradizione di affidare a Maestri italiani dell’arte contemporanea l’immagine dell’atteso evento. Saranno infatti Stefano di Stasio e Paola Gandolfi, uniti sia dall’arte che nella vita, a firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della XXXIIIa edizione.

Abbiamo accolto con gioia e una particolare emozionedichiarano Di Stasio e Gandolfil’invito a realizzare il manifesto e ad esporre, mettendo a dialogare il nostro lavoro, nell’ambito del Todi Festival 2019”. Un entusiasmo che sta anche nel veder riconosciuta una loro appartenenza alla terra umbra, scelta e frequentata dai due artisti da quasi venti anni come “seconda patria”, in parallelo e in continuità con la vita e il lavoro da sempre svolti a Roma. “L’emozione, davvero particolare – proseguono Di Stasio e Gandolficonsiste in una coincidenza misteriosa: esattamente trenta anni fa, nel 1989 infatti, esponemmo per la prima e unica volta insieme con una doppia personale a Roma, dal titolo “Solitudine Riflessa”. Si trattava di mettere a confronto nello stesso spazio il lavoro di due artisti che condividevano la vita. Poi, naturalmente, ognuno di noi ha ripreso e continuato il proprio percorso creativo ed espositivo per vie assolutamente diverse. Ritrovarci ora, a distanza di trenta anni, a rinnovare l’esperienza della doppia personale, in una sede prestigiosa di una città come Todi, non può che dare un tocco di magia a quella che è anche una verifica, un appuntamento coraggioso, da noi fino ad oggi non più pensato, di due percorsi artistici“.

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