Un gigante della letteratura italiana e il più grande attore teatrale italiano insieme sul palco del Todi Festival: Roberto Herlitzka interpreta Primo Levi in Il Canto di Ulisse
Tutti gli appuntamenti dell’ottava giornata di Festival: Mater Dei per la sezione Todi OFF, Recitare all’Improvviso perComedy Lab e Massimo Mattioli presenta il suo volume dal titolo Margherita Sarfatti. PIÙ con cui chiude la serie di Incontri con l’autore
Due grandissimi nomi per l’ultimo appuntamento di Todi Festival dedicato al teatro: domani Sabato 31 agosto alle 21.00 sul palco del Teatro Comunale salirà un Maestro del teatro italiano, Roberto Herlitzka, interpretando testi di Primo Levi. In occasione del Centenario della nascita di Primo Levi la Compagnia Diritto e Rovescio per rendergli omaggio ha creato lo spettacolo Il canto di Ulisse. I testi, tratti da L’ultimo Natale di guerra e da Se questo è un uomo vedranno dunque la preziosa interpretazione di un grande attore come Roberto Herlitzka accompagnato da Stefano Santospago e dai musicisti Alessandro Di Carlo al clarinetto e Alberto Caponi al violino, a cura diTeresa Pedroni.
TRAMA
L’ultimo Natale di guerra è una raccolta di vari racconti “dispersi”, scritti da Primo Levi tra il 1977 e il 1987 per diversi giornali-riviste, editi postumi. Il canto di Ulisse è in “Se questo è un uomo” l’episodio in cui più intensamente e consapevolmente vediamo i personaggi elevarsi al di sopra dell’atmosfera del lager; i versi di Dante hanno il potere di evocare il mondo fuori dal lager, spazi aperti, orizzonti sterminati, mari e montagne familiari. Ulisse è l’uomo che esprime una delle sue aspirazioni più alte, il desiderio di conoscenza: “Considerate la vostra semenza: / Fatti non foste a viver come bruti, / Ma per seguir virtute e conoscenza”. L’opera è un viaggio dove il protagonista Primo Levi racconta momenti del suo vissuto tragico nel lager con una grande limpidezza animati da un grande sentimento di pietas per tutti i suoi compagni, i “sommersi”.
SCHEDA DELL’OPERA – IL CANTO DI ULISSE
Debutto nazionale
Liberamente ispirato a testi di Primo Levi
Con Roberto Herlitzka e Stefano Santospago
Musiche eseguite dal vivo da Alessandro Di Carlo (clarinetto) e Alberto Caponi (violino)
Light designer Marco Macrini
Cura registica di Teresa Pedroni
Consulenza musicale Alessandro Di Carlo
Aiuto regia Elena Stabile
Assistente alla regia Pamela Parafioriti
Organizzazione generale Fabrizia Falzetti
Produzione Compagnia Diritto E Rovescio
Passando alla Rassegna Todi OFF è la volta dello spettacolo Mater Dei al Teatro Nido dell’Aquila alle ore 19 (Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria). Lo spettacolo, riservato ad un pubblico di età superiore ai 14 anni, (Regia, spazio, costumi Giorgia Cerruti, con Giorgia Cerruti e Davide Giglio) porta in scena un testo inedito di Massimo Sgorbani.
TRAMA
Libera variante sul tema del mito di Giove ed Europa, “Mater dei” ha come protagonisti una madre e un figlio, collocati in un tempo e in un luogo immaginari. Chi parla è la madre, vittima molti anni prima della violenza di un dio che, attratto dalla sua bellezza, è sceso sulla terra sotto sembianze animalesche, l’ha posseduta e ingravidata. La gravidanza, iperbolica e paradossale, genera tredici figli, tutti dotati dei paterni attributi divini, tranne l’ultimo. La madre ha dedicato la sua vita a nasconderlo e proteggerlo, ma ora qualcuno sta arrivando a prenderlo, qualcuno intenzionato a “correggere l’errore”. Nel tempo di questa attesa si svolge l’azione drammatica. Un’opera che porta con sé la rielaborazione del mito, il tema della mortalità dell’amore e della passione iperbolica propria dei legami di sangue e soprattutto il lavoro di impasto tra tradizione e ricerca nel segno del contemporaneo.
Con Matthias Martelli seconda giornata della sezione Comedy Lab. Per la prima volta in Umbria un laboratorio sulla comicità che viaggia di sera in sera e di bar in bar. Domani Sabato 31 agosto alle ore 20.00 appuntamento al bar Il Fondaco con Recitare all’Improvviso. Le radici del nostro teatro affondano nella Commedia dell’Arte e nei Giullari Medievali, che ci insegnano come fosse fondamentale nel rapporto con il pubblico l’arte dell’improvvisazione. Facendo a meno del testo fisso e subordinando la parola scritta all’azione, l’improvvisazione era vista come una conquista dell’autonomia del teatro dalla soggezione della letteratura. Non solo frutto della genialità del momento, bensì di una serie di tecniche ben precise tramandate da generazioni di attori.
Domani sabato 31 agosto ultimo appuntamento della serie di Incontri con l’Autore (alle ore 18.00 nella Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano): Massimo Mattioli presenta il suo volume dal titolo Margherita Sarfatti. PIÙ. Un pamphlet biografico su questo intrigante personaggio: la prima donna critico d’arte della storia, penalizzata dalla storiografia perché ebbe “l’avventura” di essere una delle amanti di Benito Mussolini.Introduce Antonino Ruggiano, Sindaco di Todi, con la partecipazione di Bruno Ceccobelli, Autore della copertina